Alethè |
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| More difficult: Da oggi ogni post dovrà essere scritto con lo stile deciso dal precedente. Parto con stile DRAMMATICO. Poco lontano dal trio, due donne grondavano acqua putrescente, di palude. I loro capelli pregni di muffa e rami secchi e torba affogata coprivano il pavimento come una pozza scura. Intingevano un frollino in un liquido nero d'incubo, coprendo il viso dalla luce delle lampade al neon. Nessuno osava avvicinarsi alle banshee, o incontrarne lo sguardo. Si vociferava che un inserviente avesse perso la vita, quando aveva tentato di ripulire la melma che si era addensata sotto il tavolino del locale. Nonostante il loro aspetto ripugnante, la voce delle banche era suadente, roca ma melodiosa: come se le donne l'avessero rovinata gridando da un lato all'altro della nebbia, che soffocava ogni suono. "Presto arriverà." disse la prima, "Lo sento nell'elettricità, nel ticchettio degli orologi." "Vorrei che il sole non sorgesse mai sopra le nubi." sospirò l'altra, "Vorrei una notte eterna, riempita da suono delle cose che cambiano lentamente, e dal tonfo di quelle che muoiono." "Il tanfo della decomposizione." annuì con piacere, "Non questo odore di disinfettante, vita che si affanna, ospedale da viaggio." Pochi secondi dopo, il tabellone delle partenze indicò l'apertura del gate per Edimburgo. Le banshee, che l'avevano percepito in grande anticipo guardando i loro biglietti illeggibili, erano già in coda di fronte alla hostess. "Mi dispiace, signora," disse la hostess, "Non sono previste turbolenze."Invito Christal a proseguire con stile GIALLO.
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